Tra me e me
2019
Lana rigenerata da abiti riciclati / recycled and regenereted dresses wool,
cm 200x200
Lavoro realizzato durante la residenza al MACRO Asilo, a cura di Giorgio De Finis /
Work realized during the residence at the MACRO Asilo, curated by Giorgio De Finis.
TRA ME E ME.
E’ onirico e allo stesso tempo concreto il lavoro che ho realizzato nel mio Atelier.
La mia pratica sperimenta l’impiego di diversi materiali e tecniche.
Traendo ispirazione dall’artigianato e dalle tradizioni, libero l’oggetto dal suo uso convenzionale, lo reinterpreto offrendo nuove letture attraverso il potere evocativo del ricordo.
La mia attitudine a ricercare materiali inconsueti, per lo più provenienti da lavorazioni di nicchia, carica di senso tutto il lungo lavoro.
Per la mia residenza al MACRO Asilo ho scelto di lavorare con la lana ricavata da indumenti di scarto con un metodo affine alla pittura.
Ho mescolato le fibre di diverso colore come fossero pennellate, ma ho costruito un manufatto tessile di feltro, voluminoso e scultoreo.
Quello che si vede nel lavoro ultimato è tangibile almeno quanto ciò che è solamente sussurrato e celato. Dietro l’immagine bucolica e rasserenante si intuisce esserci altro. Non si vede ma si sente chiaramente.
Nell’opera “Tra me e me” manifesto la dualità del mio animo; l’incertezza con cui fare i conti nel portare avanti una ricerca situata sempre al confine.
Scultura e pittura in questo caso duellano o si abbracciano, nello stesso modo in cui io stessa vivo la mia dualità interiore.
Faccio del dubbio la mia cifra stilistica.
Per me un fiore non è mai solo un fiore. Disegno un fiore pensando a me, alla mia esistenza.
Le mie inquietudini si intuiscono e sono visibili nel mio lavoro anche se mascherate di leggerezza, chi le guarda le riconosce, perché sono le inquietudini di tutti.
Due fiori che sbocciano o due fiori che sfioriscono?
Il dubbio è una costante.
Essi rappresentano me e l’altra me.
Nella stanza nera, fredda e neutra del mio atelier al MACRO Asilo, mi sono circondata dunque di materia confortante, calda e colorata. Ho dato forma all’inquietudine e al logorio dei miei pensieri e di tutti.
Ho costruito il mio autoritratto e ne ho fatto un ritratto di tutti.